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mercoledì 11 gennaio 2017

Inserimento a scuola

Sono Margherita, ho tre anni e mezzo e oggi ho cominciato una nuova scuola. Mi è piaciuta, la maestra è molto simpatica e parla anche inglisc, gli altri bambini sembrano proprio gente con cui si può fare amicizia.

Dev'essere piaciuta anche a mia mamma questa scuola, perché non se ne andava più via. Già siamo arrivate molto tardi, più o meno due ore dopo che nella vecchia scuola, poi la mamma è rimasta lì con noi: si vede che oggi non aveva niente da fare in ufficio (oddio, l'avranno mica licenziata?). Comunque io mi sono fatta gli affari miei e mi sono divertita un sacco.

Peccato che poi mi abbiano fatto un vero sgarbo. Al momento del pranzo sono corsa a tavola come tutti gli altri, avevo già un bell'appetito, ma a me non hanno dato niente da mangiare, mentre riempivano i piatti a tutti gli altri. Ho protestato fieramente, ma non c'è stato nulla da fare. Hanno detto che io non posso fermarmi a pranzo a scuola perché sto facendo l'inserimento (mi pare di aver capito che si chiami così, ma non so bene che cosa vuol dire). Poi il mio pasto non era stato prenotato, così non c'è stato verso di farmi preparare un piatto di pasta (pensare che mamma, per tenermi il posto in questa bella scuola paga la retta da tre mesi, compresi i buoni pasto).

Mi sono molto arrabbiata e ho fatto una scenata delle mie (avrò preso da mia nonna?), così alla fine ho ottenuto che potrò pranzare a scuola il secondo giorno. Poi, con la coda tra le gambe come il cane di mio nonno quando viene sgridato, me ne sono andata a casa con la mamma e abbiamo passato un pomeriggio come se fosse domenica, anche se era lunedì. Oggi andrà meglio e a scuola ci voglio stare fino alla fine: che non ci provino a rispedirmi a casa!

Il mondo a volte è un posto proprio strano, pieno di regole rigide che rendono le cose difficili. Bambine, pensiamoci noi a scuoterlo un po'.

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